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C’è fiducia nell’editoria? Lo “strano caso” di Margaret Atwood

C’è fiducia nell’editoria? Lo “strano caso” di Margaret Atwood

Il nuovo libro di Margaret Atwood, The Testaments ha creato non poco putiferio in questi ultimi giorni [questo post è stato scritto a Settembre 2019, N.d.A.]

La scorsa settimana, Amazon ha violato l'embargo che imponeva a tutte le librerie e ai rivenditori di mettere in commercio il libro prima della data ufficiale di uscita, poi, l'editor di una grande casa editrice slovena ha denunciato la disparità di trattamento delle case editrici a seconda della nazione cui appartengono, il tutto sempre collegato all'ultima opera della Atwood.

Come riporta Publishers' Weekly infatti, Andrej Ilc (editor di Mladinska Knjiga, una delle case editrici più grandi della Slovenia) ha raccontato della discriminazione nell'invio di materiale da parte degli agenti/editori di lingua inglese verso gli altri. Come mai i libri di alcuni autori, anche ben noti, vengono inviati anticipatamente a tutti i potenziali acquirenti dei diritti di traduzione, mentre per quelli "più grossi" ci sono embarghi, come è accaduto con la Atwood?

The Testaments infatti non sarebbe dovuto essere inviato agli editori esteri prima della pubblicazione dell'originale in inglese, eppure non è andata proprio così.

Dice Ilc: «La ragione che danno è sempre la stessa: sicurezza. L'agenzia della Atwood ci ha detto "se questo manoscritto trapela, le conseguenze saranno gravi e dunque dobbiamo avere una strategia per minimizzare i rischi".

Una strategia? Alcuni (beh, la maggior parte) di noi ovviamente non sono degni di fiducia, ma c'è di più. Inizialmente una pratica universale, questa "strategia" ora non è priva di eccezioni. Per esempio, la versione tedesca di The Testaments sarà pubblicata in simultanea con quella originale e lo stesso vale per quella spagnola e italiana. È forse questa solo una variazione del vecchio adagio di "pagare di più"? [...]

La shortlist del Booker [prize] è stata appena annunciata e include The testaments. Questa è un'ottima notizia, significa che è un buon libro. Ma significa anche che i giurati hanno ricevuto il manoscritto in anticipo. Come funzionano le procedure di sicurezza in questo caso?»

La casa editrice slovena ha dovuto aspettare fino all'ultimo per ricevere il manoscritto, sebbene le fosse stato promesso a marzo, e questo comporta un danno per il mercato sloveno (e per tutti quelli che hanno ricevuto lo stesso trattamento), in quanto le persone dovranno attendere mesi prima di leggere il libro nella loro lingua e gli editori ci rimetteranno in termini economici e non solo, infatti un'uscita simultanea è uno strumento promozionale potentissimo che dovrebbe essere sfruttato al meglio da tutti.

Ilc poi afferma: «Sono fortemente convinto che questa strategia debba essere rivalutata con urgenza. Le ragioni di sicurezza dovrebbero essere rpese sul serio, ma non usate (in)discriminatamente. Tutte le case editrici dovrebbero essere trattate nello stesso modo, indipendentemente dalla grandezza del territorio cui appartengono

Senza dubbio Ilc ha evidenziato un problema non indifferente nel settore, quello della fiducia. Anche a me in passato è capitato di dover firmare dei documenti in cui promettevo che non avrei mai condiviso o messo in circolazione un manoscritto di un autore molto noto che avevo ricevuto in valutazione per conto di un editore italiano mio cliente. Ma se si sente il bisogno di far firmare dei "documenti di segretezza" ai professionsiti del settore, qualcosa alla radice manca, ed è la fiducia di cui parla Ilc. Perché mai un professionista dovrebbe far trapelare un manoscritto o un libro? Magari alcune agenzie o editori hanno avuto brutte esperienze e hanno deciso di alzare queste barriere, o magari, come allude Ilc, si tratta solo di una questione economica. È innegabile che ci sia disparità di trattamento tra le grosse case editrici (o quelle delle nazioni più grandi dal punto di vista del mercato editoriale) e quelle indipendenti, ma come indica l'articolo del PW è necessario cominciare a giocare ad armi pari.

L'srticolo originale si trova sul Publishers Weekly.

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