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The Books' Whisper

Literary Consultant and Scout
The Librarian

The Librarian

** spoiler alert **

You can find my review in English here.

Sfortunatamente questo libro non mi è piaciuto quanto mi sarei aspettata.

È diviso in due parti: una ambientata alla fine degli anni '50 e una ai giorni nostri. Nella prima parte seguiamo le avventure di Sylvia Blackwell, una giovane bibliotecaria che suìi trasferisce in un paesino dalla mentalità ristretta e che, dopo alcuni problemi dovuti al furto di un libro in biblioteca, viene licenziata e lascia il paese anche per prendersi cura della madre malata. La seconda parteracconta di Lizzie Smith, che da bambina aveva frequentato la biblioteca quando ci lavorava Sylvia e ora è una famosa scrittrice.

La trama è interessante e spinge a proseguire la lettura, e mi piace come l'autrice cerchi di trasmettere il potere dei libri nel plasmare i bambini (nonché gli adulti), ma non sono riuscita ad amare nemmeno un personaggio e questo ha compromesso il piacere della lettura di questo libro. Trovo che tutti siano un po' irritanti e "mosci", persini quelli che dovrebbero essere i più forti o coraggiosi sono troppo insicuri e troppo preoccupati di quello che gli altri pensano di loro. Sembra che nessuno di loro viva veramente la vita ma piuttosto "si lasci" vivere ed essere infelice...

È un peccato, perché credo che la storia parta bene e avrebbe potuto senz'altro essere più positiva. Anche se c'è un lieto fine, non ho provato alcun senso di sollievo, perché c'è come una malinconia sottesa a tutto il libro che mi ha lasciato un senso di disagio.

Per ultimo, non mi piace come la seconda parte "spezzi" la prima, nonché il cambio improvviso di protagonista, da Sylvia to Lizzie. Dopo essere entrata nella storia di Sylvia ed essere diventata curiosa su cosa le sia successo dopo aver lasciato East Mole, ci si ritrova rasticamente "trasportati" al giorno d'oggi, seguendo un personaggio minore (perché, alla fine dei conti, la vera protagonista non è Lizzie, e non sapendo praticamente più niente di Sylvia.

tutto sommato, non è un brutto libro e la storia non mi è dispiaciuta, ma purtroppo non fa per me. L'ho acquistato perché era un "libro sui libri" e solitamente questo genere di titoli li amo tutti, ma sono molto più attirata da personaggi stimolanti come Caroline Bender (Il meglio della vita).

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