fbpx

The Books' Whisper

Literary Consultant and Scout
Per amore di Iside

Per amore di Iside

"Ecco la vostra nuova arma: la delazione [...] I cuori sono avidi, la dolcezza perisce, ci si bea del male, il criminale ha ruolo di legge, ciascuno tiene basso lo sguardo: il paese è abbandonato in mano a chi lo detesta."

Per amore di Iside (titolo originale Pour l’amour de Philae) è un magnifico romanzo storico ambientato in Egitto, più specificamente nell’isola di Philae, uno degli ultimi capisaldi dell’antica religione egizia, chiuso definitivamente per ordine dell’imperatore bizantino Giustiniano I nel VI secolo d.C.

“I grandi misteri non si nascondono: i tuoi occhi non ne tollererebbero la luce. È per questo che la vita della comunità educa il tuo sguardo e lo amplifica.”

Iside, sacerdotessa della Dea di cui porta il nome, è la superiora del Tempio di Philae che dirige insieme allo sposo Sabni, uomo di grande integrità e purezza spirituale. Nonostante i loro sforzi, la loro dedizione e l’amore per la Dea, i due superiori e i loro adepti sono costretti a subire continue vessazioni perpetuate dal vescovo cristiano Teodoro, che gestisce la provincia di Elefantina cui Philae fa capo. Teodoro è intenzionato a far scomparire il tempio pagano, ma il grande affetto per il suo amico di infanzia Sabni lo trattiene dall’usare metodi cruenti, nonostante le pressioni esterne.

“Volgi il viso al cielo. Non entrare nel tempio in uno stato di impurità, non essere mendace né avido. Rispetta senza fallo la Regola. Non rivelare ciò che apprenderai nel mistero, non nutrire nel tuo cuore pensieri di distruzione. Rinuncia alla tua volontà per assolvere quella del Principio. Sii obbediente, poiché questa virtù ti libera di te stesso. La comunità ti proteggerà e aprirà le porte del santuario se ti mostrerai degno dei compiti che ti verranno affidati. Ti purificherai tre volte al giorno con l’acqua, ti nutrirai con moderazione, veglierai sull’integrità del tempio, il nostro bene più prezioso. Ti impegni a rispettare questi doveri?”

Non riuscendo a far convertire Sabni e Iside, l’imperatore manda il prefetto Massimino per chiudere il tempio (e per cercare l’oro di Nubia), ma questi si innamora perdutamente di Iside quando riconosce che ella è molto più che una donna, è l’incarnazione della Dea. Teodoro utilizza la burocrazia e le tasse per creare sempre più problemi a Philae, sperando che i suoi adepti col tempo cedano per lo sfinimento; Massimino si adopera per far innamorare di sé Iside e cerca di mettere fuori gioco Sabni, ma entrambe le strategie si rivelano vane. Il tempio continua a vivere, nonostante i tradimenti interni e gli attacchi esterni, ma i suoi giorni sono contati.

“La loro chiave è la fraternità: non il semplice affetto che lega tra loro gli adepti bensì l’unione della confraternita intera con le potenze celesti. Non trascurare i piccoli compiti; quando tu adempi correttamente al più umile dei lavori, vivi in rettitudine e diventi un ricettacolo dell’amore divino.”

Tradotto in italiano da Sergio Claudio Perroni, che ha davvero reso giustizia alla bellezza della storia e ai suoi protagonisti, questo romanzo di Christian Jacq (egittologo e scrittore, noto soprattutto nel mondo per la saga su Ramses) ci trasporta con dolce veemenza nell’isola sacra, di cui è impossibile non innamorarsi. La dignità e la devozione di Iside e Sabni sono d’esempio anche oggi, in una società sempre più persa nella superficialità e nel materialismo, e il senso di sacralità sembra emergere quasi fisicamente sulle pagine del libro. Anche Teodoro è un personaggio molto interessante: astuto e devoto anch’egli alla sua religione, è sempre molto diplomatico ed è ben consapevole del valore del suo amico Sabni.

Chiunque ami l’antico Egitto e la sua spiritualità non può perdersi questo romanzo storico.

Leave comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *.