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The Books' Whisper

Literary Consultant and Scout
Take courage

Take courage

You can find my review in English here.

Ho parlato di questo libro anche nel mio video qui.

Questo libro è un’ottima lettura per tutte le donne, ma anche per chiunque senta il bisogno di trovare ispirazione o uno scopo nella propria vita, perché può aiutarci a capire anche come possiamo (ed è in realtà un nostro dovere) fare il meglio con i mezzi che abbiamo e, soprattutto, come diventare coraggiosi.

In fondo all’articolo sono suggerite letture correlate che possono rafforzare ancora di più il messaggio e l’impatto di quest’opera.

In questa interessante e coinvolgente biografia di Anne Brontë, la meno nota e celebrata delle tre sorelle, scopriamo una donna del tutto diversa da quella descritta dai vecchi libri e dalle pungenti recensioni dei suoi romanzi – Agnes Grey e La signora di Wildfell Hall – nonché dalla penna della sorella maggiore Charlotte. Una giovane donna affamata di vita, determinata, una scrittrice dotata di grande talento e soprattutto di grande coraggio. Anne Brontë, da sempre di salute cagionevole, si dimostrò forte e eroica nell’affrontare la tubercolosi che mise fine alla sua vita e soprattutto nell’esporre la mera realtà sulla condizione delle governanti (e delle donne in generale) nell’Inghilterra dell’800, ma anche sulla vera natura di alcuni uomini, mariti violenti e fedifraghi di cui non era “opportuno” parlare (perché un gentiluomo mai si sarebbe comportato in tal modo! Dunque l’autrice/autore diceva il falso), secondo i critici (tutti uomini) e le persone benpensanti dell’epoca.

Come le sorelle, Anne dovette scrivere e pubblicare sotto falso nome. Nonostante ai suoi tempi la scrittura venisse considerata una professione anche femminile, Charlotte, Emily e Anne decisero di usare dei nomi androgini, in modo da lasciare al lettore il dubbio sul sesso maschile o femminile dell’autore, ma la maggior parte dei critici era convinta che si trattasse di uomini.

Samantha Ellis, ricercatrice e autrice femminista, ci porta con sé nel suo viaggio alla scoperta della “vera Anne” che si rivela non solo interessante ma anche commovente. Lei e le sue sorelle dovettero infatti affrontare non poche difficoltà: figlie di un pastore irlandese immigrato in Inghilterra e orfane di madre, persero anche le due sorelle maggiori per malattia e il fratello Branwell, più avanti, a causa della sua vita dissoluta. Rimasero in tre, sin da piccole dotate di grande fantasia e di passione per la scrittura, ma molto diverse l’una dall’altra. Delle tre, infatti, solo Anne decise di creare una vera e propria eroina, una donna che prende in mano le redini della sua vita e crea il suo destino, una moglie abusata che lascia il marito. Oggi queste azioni sono comunemente accettate e anche incoraggiate, ma nell’800 inglese, una volta che una donna si sposava, perdeva TUTTO: diveniva infatti una proprietà del marito e qualunque cosa possedesse passava nelle mani di lui. Non aveva più nemmeno un’identità a livello legale. Una donna che veniva maltrattata o abbandonata dal marito non poteva dunque appellarsi alla legge per avere l’affidamento dei propri figli, perché non esisteva più. Per questo Helen, l’eroina de La signora di Wildfell Hall, che scappa dal marito violento per il bene di se stessa e di suo figlio, ricostruendosi una vita indipendente come artista, fu mal vista e criticata dai critici del tempo. Mentre nei romanzi delle altre due sorelle gli uomini rudi e violenti sono considerati desiderabili, Anne “osa” mostrare la realtà delle cose e addirittura fa sì che la sua eroina abbandoni il marito.

I romanzi di Anne inoltre dimostrano che, pur essendo la più giovane delle sorelle, era più matura e moderna di loro. Anne infatti fa denuncia sociale e racconta come dovrebbe essere un vero matrimonio: un unione di due pari che si amano, si sostengono e si rispettano a vicenda. Un amore maturo. Le sorelle invece pongono come esempio di coppia l’amore tormentato, che è molto adolescenziale.

Nella biografia scritta da Samantha Ellis, ogni capitolo parla di un familiare di Anne o di un suo personaggio per raccontare un percorso di vita e di crescita personale. Si comincia ad esempio con la madre (Maria, o come sapere da dove vieni), si arriva ad Agnes Grey (Agnes, o come lavorare) e si conclude con la stessa Anne (Anne, o come essere coraggiose). Attraverso i capitoli conosciamo tutte le persone care ad Anne e cosa lei significò per loro.

Take Courage è un’opera che ognuno dovrebbe leggere, le donne per trovare fiducia in se stesse e perseguire i propri sogni e gli uomini per comprendere meglio l’animo e la forza interiore di una donna, che questo libro descrive alla perfezione.

Poco prima di morire Anne scrisse: «Desidero ardentemente fare del bene nel mondo prima di morire. Ho molti piani in testa per il futuro – certamente umili e limitati – ma non vorrei comunque che si riducessero a nulla di fatto, né vorrei aver vissuto una vita priva di significato.»

E tu, che stai leggendo, hai il coraggio di fare lo stesso? 


LETTURE CORRELATE:
Agnes Grey, di Anne Brontë; La signora di Wildfell Hall, di Anne Brontë. In particolare il secondo può essere di grande ispirazione per le donne, sia per via della protagonista, che dimostra una fede e una forza interiore enorme nell’affrontare le avversità, sia per l’autrice, che è stata coraggiosissima a scrivere la storia di una donna che lascia il marito.

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